Il bilancio non basta

L’azienda non è una sommatoria di dati di attivo e passivo ma un organismo vivo, complesso.

Possiamo paragonarla ad una robusta quercia, che cresce, si evolve, genera rami, foglie, fiori e frutti.

Come tutti le piante, se la quercia vuole diventare rigogliosa, deve crescere su un terreno fertile, l’humus.

L’humus aziendale è dato:

dalla qualità e sviluppo delle risorse umane;

dalle politiche degli investimenti;

dalla conoscenza del mercato;

dalle competenze tecnologiche;

dalle relazioni socio-economiche;

dalla manutenzione degli impianti;

dai rapporti con la clientela.

Questi sono gli elementi indispensabili, senza i quali un’azienda non può né crescere né restare in vita.

Nell’humus, affonda le radici il tronco, struttura portante dell’albero e via percorsa dalla linfa, che porta alimento alle foglie, ai fiori, ai frutti.Il tronco dell’azienda è costituito dai processi che irrobustiscono e creano crescita economica.

I processi formano la gestione caratteristica dell’impresa e sono ripartiti in quattro aree: acquisto, produzione, amministrazione e vendita.

In primavera, i rami gemmano dando vita ad una chioma verde e sontuosa. Allo stesso modo, i processi di base generano altre processi: i costi, la flessibilità, le relazioni con la clientela, l’innovazione e lo sviluppo, la qualità, etc. Questi costituiscono una conseguenza dei processi produttivi. Se un’azienda ha processi produttivi sani, lo sono anche i processi derivati.

L’insieme della gestione caratteristica e dei processi derivati portano alla nascita dei frutti: i ricavi.

Con tale metafora, sottolineiamo quanto le aziende siano organismi complessi: per arrivare al frutto (il ricavo), la strada è lunga.

Se l’agricoltore/imprenditore avrà avuto buona cura del suo albero, i fiori si trasformeranno in frutti; altrimenti non si raccoglierà un bel niente.

A differenza dell’albero, l’azienda deve evitare l’arrivo della maturità, che porta con sé il declino, pericolosa anticamera della crisi.

Come fa un’azienda a restare “sempre verde” e, soprattutto, quali strumenti deve adottare?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *