I fattori di crisi

Non si può mai parlare di una sola causa scatenante della crisi, ma quasi sempre di più anomalie (quindi più cause) che interagendo fra di loro conducono il sistema aziendale al disfacimento.

In tal senso appare più corretto parlare di contemporaneo operare di più fattori di crisi, anziché di varie crisi provocate ciascuna da una specifica causa.

I fattori di crisi, sommandosi, provocano una situazione di disfacimento complessa, in cui è difficile stabilire il peso di ciascun fattore.

Facendo riferimento a casi concreti, è possibile cogliere una certa uniformità nell’operare dei fattori di crisi. In particolare, possiamo distinguere tra fattori di prima e di seconda linea, a seconda della loro successione nel tempo.

I fattori di prima linea, che occorrono all’inizio della crisi, sono:

le carenze di programmazione e di innovazione;

le inefficienze;

il decadimento dei prodotti.

Fra i fattori di seconda linea possiamo citare:

le rigidità;

gli squilibri finanziari.

Oltre alla successione cronologica conta l’interferenza fra i vari fattori, che interagendo provocano una situazione di squilibrio o di perdita.
Occorre precisare che alcuni dei fattori esaminati possono essere quantificati in tutto o in parte (ad esempio decadimento dei prodotti, squilibrio finanziario), mentre altri sono refrattari a qualunque tentativo di quantificazione (ad esempio la carenza di programmazione e innovazione).

In sintesi, l’individuazione, l’analisi descrittiva e la misurazione dei vari fattori di crisi appare come premessa non solo utile, ma spesso necessaria, in vista dell’analisi finalizzata alla pianificazione del risanamento.

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