I metodi di previsione fondati sull’intuizione

I metodi di previsione della crisi basati sull’intuizione si fondano sul fatto che i sintomi della crisi sono riconoscibili anche dall’esterno, in particolare da parte di quei soggetti che intrattengono rapporti con l’azienda in crisi.

I sintomi della crisi che si manifestano in qualche modo al di fuori dell’ambito aziendale possono essere così riassunti:
presentazione di un bilancio in perdita;

appartenenza a settori scadenti o in difficoltà per momentanea caduta della domanda;

perdita di quote di mercato;

palesi inefficienze nel campo produttivo e commerciale;

squilibri patrimoniali e finanziari.

Alcuni di questi indicatori possono diventare indirettamente noti ai soggetti esterni all’azienda. Certamente c’è il rischio di restare nel campo del “sentito dire”, ma le “voci di corridoio” possono essere il primo indizio d’allerta. Un fornitore potrebbe decidere di non entrare in rapporto d’affari con un’azienda, che ha fama di essere una cattiva pagatrice.

A dire il vero, quando un creditore ha accesso al bilancio dell’azienda debitrice è troppo tardi per parlare di previsione, perché la crisi è già conclamata.
Dal punto di vista dell’imprenditore, affidarsi all’intuizione è piuttosto rischioso in quanto non offre garanzie. Egli ha bisogno di metodi di previsione che gli consentano di analizzare alcuni parametri, per individuare la possibilità di una crisi con un largo anticipo temporale, prima che quella risulti dai documenti contabili e prima che i conti “vadano in sofferenza”.

La tempistica, in tal frangente, è fondamentale: gli aggiustamenti realizzati per tempo, infatti, possono contenere gli effetti più negativi e evitare gli interventi più invasivi.

Spesso l’imprenditore non riesce a percepire lo scivolamento dell’azienda nella fase di declino Egli può ritenere che la sua azienda sia sana, mentre effettivamente è già nello stadio di declino. È pertanto importante dotarsi di strumenti di controllo aziendale, capaci sia di evitare la fase di declino sia di indicare all’imprenditore la necessità di operare correttivi, per rimettere l’azienda in linea di galleggiamento.

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